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AMASINO FENIMPRESE MODENA: NUOVO DPCM: IL GOVERNO TUTELA LA NOSTRA SALUTE MA ANCHE LA NOSTRA “LINEA FISICA”. DI QUESTO PASSO AUMENTERA’ LA CURVA DEI MORTI PER FAME.

AMASINO FENIMPRESE MODENA: NUOVO DPCM: IL GOVERNO TUTELA LA NOSTRA SALUTE MA ANCHE LA NOSTRA “LINEA FISICA”. DI QUESTO PASSO AUMENTERA’ LA CURVA DEI MORTI PER FAME.

 

 

FenImprese Modena – Federazione Nazionale datoriale. “Comprendiamo l’esigenza che il Governo ha avuto,emanando dall’oggi al domani un nuovo DPCM, dettato dal voler in tutti i modi “correre ai riparo, non rischiando di tornare alla stessa situazione di marzo (la curva epidemiologica del Covid-19 continua a crescere costantemente)

Noi chiediamo, a tutela delle pmi, comprensione da parte del Governo in egual modo. Vi è la necessità e l’estrema urgenza, da parte del Governo, dadeguate misure di sostegno per tutte le PMI che sono state coinvolte e che lo saranno in questo semi lockdown, ma non solo. Contattando giornalmente varie imprese, micro e macro, sul territorio, avvertiamo e constatiamo un clima di totale incertezza e stasi. Abbiamo bisogno del supporto vero, concreto ed urgente, senza troppe burocrazie, come l’Italia è solita fare. Il semi lockdown, per la maggior parte delle imprese, significa tornare alla stessa situazione di marzo senza alcuna differenza. Forse l’unica sarebbe quella di essere già feriti, deboli e soli. Parliamo soprattutto a nome del settore della ristorazione: molti imprenditori sono costretti a chiudere del tutto la propria attività, in quanto il loro servizio si svolge soprattutto o solo dalle ore 18:00. Potreste chiedervi, perché non reinventarsi e non aprire anche per il pranzo? È una loro decisione. Invece no, ormai con l’aumento della percentuale dello smart working, il pranzo fuori con i colleghi è inesistente e per gli imprenditori i costi superano di gran lunga i ricavi.

Queste nuove restrizioni potranno far abbassare la curva epidemiologica, ma porteranno ad un aumento della curva di disoccupati, morti per fame e depressi. Chiediamo una rivalutazione del DPCM con misure che siano in giusto equilibrio tra tutela della salute e quella economica.

Concordiamo pienamente il pensiero espresso sui social del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Il Dpcm contiene molte nuove restrizioni, alcune delle quali forse non pienamente coerenti tra loro. Sulle modalità di alcune chiusure ritengo non vi sia stato sufficiente ascolto delle proposte che abbiamo avanzato come Regioni, ma è il momento dell’unità e non aggiungo le mie considerazioni, che ora sarebbero inutili e fonti solo di altrettanto inutili polemiche”

Fattore rilevante che il governo deve considerare è che la nostra bella Italia è grande vasta e differente, per cui chiediamo che vi siano presi provvedimenti differenti, in base a quella che è la reale situazione epidemiologica regionale, con la collaborazione indispensabile degli enti locali.

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