
Novembre 2020. purtroppo assistiamo alla seconda ondata di questa epidemia che ha fatto da padrona quest’anno. Cosa è stato fatto? Cosa no? Cosa ancora si dovrebbe fare? Ci sentiamo tutti esperti e convinti di avere risposte giuste pronti a criticare tutto e tutti. Oggi più che mai il governo è chiamato a maggiori responsabilità e a maggiori provvedimenti nei confronti di una nazione che spera ma allo stesso tempo vive nella confusione totale. Riceviamo costantemente dai media aggiornamenti puntuali sul numero dei decessi e dei contagi (anche in maniera approssimativa) ma al momento non abbiamo nessuna cognizione di quante imprese e attività indipendenti non sopravviveranno alla crisi e attendere che sia passata per saperlo sarebbe una scelta autolesionista. Per quanto le notizie sui contagi siano di particolare interesse, una sfida non meno importante per il nostro futuro si gioca, al momento, sul campo della protezione del sistema Economico e del sostegno alle attività produttive nella delicata fase successiva all’emergenza sanitaria. Fenimprese si impegna quotidianamente a mantenere la vicinanza e la presenza costante presso le aziende. Dobbiamo andare avanti e non perdere mai la fiducia. Diamo e raccogliamo idee per salvare le PMI, basterebbe ad esempio: azzerare la tassazione del 2020; agevolazioni tassazione 2021; fondo perduto sulla perdita del 2020; blocco della rottamazione; soluzioni su affitti ed eventuali sfratti; agevolazioni sulle assunzioni; inserimento dei codici aTeco esclusi dal decreto ristori e una particolare attenzione alle migliaia di start Up che sono state discriminate da tutti i provvedimenti del governo. Noi lavoriamo per studiare e trovare soluzioni che ci permettano di continuare nella nostra mission. Facciamo della programmazione un principio inderogabile, uno status che garantisce alla federazione maggiore crescita e maggiore rappresentatività per i nostri associati su tutto il territorio nazionale. In questo periodo i nostri dirigenti da nord a sud in tutte le 65 sedi provinciali lavorano all’unisono adoperandosi in maniera costruttiva per fronteggiare al meglio la crisi. Infine penso sia complicato non cadere nel pessimismo ma qualcosa dovrebbe farci riflettere: dovremmo prendere esempio dai bambini e dalla loro grande capacità di “adattamento”. Un giorno gli abbiamo stravolto le vite ma i bambini rispettano le regole, le distanze, sopportano le mascherine, non si abbracciano, non possono andare a scuola, non possono giocare con i loro amici non possono abbracciare i nonni, vedono i nostri visi preoccupati e cercano risposte senza chiedere nulla, anzi spesso dicono : ”presto questo virus finirà e noi ritorneremo a scuola, ritorneremo alla normalità!” I bambini sono coloro che dovremmo ammirare, ringraziare e tutelare saranno il nostro futuro. Quindi RESISTIAMO.. NON MOLLIAMO!! #wearefenimprese
SIMONE RAZIONALE
COORDINTORE FENIMPRESE